Katherine Johnson (nata Creola Katherine Coleman il 26 agosto 1918 e deceduta il 24 febbraio 2020) è stata una matematica afroamericana le cui calcolazioni del moto orbitale sono state fondamentali per il successo delle missioni spaziali con equipaggio degli Stati Uniti.
Nata e cresciuta in West Virginia, Johnson ha mostrato fin da piccola una straordinaria predisposizione per i numeri e la matematica. Ha conseguito una laurea in matematica e francese presso la West Virginia State College all'età di 18 anni.
Nel 1953, Johnson iniziò a lavorare come "computer umano" presso il Langley Research Center della National Advisory Committee for Aeronautics (NACA), l'agenzia che precedette la NASA. Inizialmente assegnata alla divisione di Calcolo dell'Area Ovest, un gruppo composto esclusivamente da donne afroamericane, Johnson si distinse rapidamente per le sue eccezionali capacità analitiche e la sua profonda comprensione della geometria analitica.
Il suo lavoro fu cruciale per il programma Mercury, in particolare per calcolare la traiettoria del volo di Alan Shepard, il primo americano nello spazio. Successivamente, calcolò anche le traiettorie per la missione Apollo 11 verso la Luna. La sua reputazione era tale che l'astronauta John Glenn si rifiutò di volare a meno che Johnson stessa non avesse verificato i calcoli elettronici che determinavano la sua traiettoria orbitale. Questo testimonia la sua precisione e l'affidabilità che ispirava.
Johnson ha continuato a lavorare alla NASA fino al suo ritiro nel 1986. Durante la sua carriera, ha contribuito in modo significativo a molti altri progetti, tra cui i piani per una missione su Marte. Le sue equazioni e i suoi calcoli sono stati essenziali per il successo delle missioni spaziali della NASA e per l'avanzamento della scienza aerospaziale.
Il suo contributo è stato ampiamente riconosciuto solo in anni recenti. Nel 2015, Johnson ha ricevuto la National Medal of Freedom dal presidente Barack Obama. La sua storia è stata portata all'attenzione del grande pubblico con il film del 2016 "Il diritto di contare" (Hidden Figures), che ha raccontato le storie di Johnson e di altre matematiche afroamericane che hanno lavorato alla NASA durante la corsa allo spazio. Katherine Johnson è ricordata come una pioniera nella scienza, nella tecnologia, nell'ingegneria e nella matematica (STEM) e un modello per le generazioni future.
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